Bonus Caldaia: tutto quello che devi sapere
Questo nuovo articolo è dedicato al Bonus Caldaia: un argomento caldo e molto importante da comprendere appieno, soprattutto per l’ottima occasione di risparmio economico che rappresenta (gli incentivi vanno da un 50% a un 110% dell’importo speso).
L’obiettivo di oggi è fare chiarezza e offrire un quadro generale completo, in modo tale da metterti nelle condizioni di sapere come muoverti e conoscere gli incentivi che puoi sfruttare (e come sfruttarli).
Questo articolo sarà diviso in quattro parti:
1- Chi può usufruire del bonus
2- I 4 tipi di incentivi e i relativi importi
3- Le modalità per usufruire del bonus
4- I requisiti per ottenere il bonus
1- Chi può usufruire del bonus
Partiamo dalla base: chi può usufruire del Bonus Caldaia? Questo incentivo spetta a chi sostituisce una caldaia di vecchia generazione, con una a condensazione (di classe A o superiore).
In generale, possono accedere ai benefici coloro i quali effettuano una spesa di riqualificazione energetica. Nel specifico:
- Proprietari o nudi proprietari
- Affittuari
- Titolari di un diritto di godimento reale come abitazione, superficie, uso o usufrutto
Per tutti i casi, il funzionamento del bonus rimane sempre e comunque invariato, con una premessa importante: per accedere ai benefici è necessario possedere un diritto reale e verificabile sulle unità immobiliari coinvolte dall’intervento.
N.B. L’immobile deve essere accatastato (o con una richiesta di accatastamento in corso) e deve già avere un impianto di riscaldamento (anche se non attivo). La detrazione inoltre, spetta sempre a chi effettua il pagamento (ulteriori approfondimenti su questo tema saranno sviscerati nella terza parte di questo articolo)
2- I 4 tipi di incentivi e i relativi importi
Ci sono diversi tipi di incentivi dei quali puoi usufruire, in base alla situazione in cui ti trovi e ai requisiti che soddisfi. Analizziamoli uno a uno.
A- Bonus Ristrutturazioni (50%)
Con il Bonus Ristrutturazioni l’importo della detrazione è del 50%. È l’importo più basso, ma è anche quello più semplice da ottenere nel caso in cui si stessero effettuando dei lavori di ammodernamento dell’immobile.
Questo bonus infatti viene concesso anche per l’acquisto di una caldaia senza un sistema evoluto di termoregolazione. Ma non solo: può anche essere abbinato al bonus sull’arredamento, all’interno di un progetto di ristrutturazione.
Rimane ovviamente la necessità che la caldaia sia di classe A o superiore.
C’è un limite massimo di spesa, che ammonta a €96.000.
N.B. Se, contestualmente, dovessi installare anche il cappotto, ti conviene valutare l’ecobonus del 110%, di cui parleremo nella sezione D
B- Ecobonus al 65%
Diciamo che questo è il vero e proprio Bonus Caldaia, che prevede una detrazione del 65%.
Il tetto massimo è di €30.000 e vale per l’acquisto di una caldaia condensazione, di classe A o superiore. Per approfondire le caratteristiche e i benefici della caldaia condensazione, clicca qui per leggere l’articolo dedicato alla scelta della nuova caldaia.
N.B. Oltre alla caldaia, è necessario installare anche dei sistemi di termoregolazione, di classe V o superiore.
Considerazione importante: questo incentivo è ovviamente valido anche per i condomini, sui quali la percentuale di incentivo aumenta in modo interessante.
Parliamo infatti di un 75% di incentivo, con un tetto massimo di spesa di €40.000 a unità. Arrivando anche a un 85% di incentivo: questo avviene nel caso in cui, oltre alla caldaia, si interviene anche per ottimizzare le prestazioni antisismiche (tetto massimo di €136.000 a unità).
C- Conto Termico: 65%
In questo caso, parliamo di un incentivo rivolto a:
- Privati
- Aziende
- PA (Pubblica amministrazione)
La cifra è del 65%, valida per gli importi spesi:
- Per sostituire un impianto di climatizzazione invernale, con un impianto a pompa di calore
- Per installare un impianto solare termico, per produrre acqua calda sanitaria
- Per sostituire scaldacqua elettrici con impianti a pompa di calore.
D- Ecobonus al 110%
Eccoci arrivati infine al Super Bonus. La detrazione è pari al 110%, sull’importo massimo di €30.000.
Requisiti: l’intervento deve necessariamente riguardare la sostituzione della caldaia di vecchia generazione, già esistente, con:
- Caldaie a condensazione di classe A o superiore
- Pompa di calore
- Caldaia a biomassa
È ovviamente l’incentivo più interessante, visto che supera il 100% dell’importo. Fondamentalmente vai a guadagnare sull’acquisto stesso, facendo del bene per l’ambiente e per il tuo conto corrente.
Sono però diversi i requisiti necessari per ottenere il 110%:
- La base: deve esserci necessariamente un aumento di minimo due classi energetiche
- Per iniziare i lavori, è tassativamente necessario avere l’asseverazione di un progettista, che certifichi il doppio aumento di classe energetica
- La trafila burocratica: sono richieste decine di documenti diversi, per ottenere il via libera ed essere in regola
Ci soffermiamo in particolare sul secondo punto appena elencato: seleziona con cura il professionista tecnico che certifichi la fattibilità. Nel caso in cui, un domani, dovessero arrivare dei controlli e non fosse tutto in regola, il “rischio sanzioni” sarebbe piuttosto alto.
3- Le modalità per usufruire del bonus
Ci sono tre modalità in totale per usufruire del bonus.
La prima è la detrazione Irpef, grazie alla quale ricevi l’importo che ti spetta attraverso una diminuzione delle imposte, spalmata in 10 anni.
Facciamo due esempi pratici, con una cifra tonda:
1- Se acquisti una caldaia condensazione da €1.000, usufruendo del bonus del 65% ti spettano €650. Li riceverai di qui ai prossimi 10 anni, con uno sconto di €65 all’anno sulle imposte Irpef
2- Se invece effettui dei lavori legati al 110%, tra cui anche la nuova caldaia, il meccanismo diventa ancora più interessante. Supponiamo che la cifra spesa sia €10.000: grazie al 110%, ti spettano €11.000. Ciò significa che otterrai una diminuzione di €1100 annui sulle imposte.
Tuttavia, soprattutto per cifre più importanti, potrebbero entrare in gioco due scenari:
- Da un lato, potrebbe essere impegnativo anticipare il denaro necessario per effettuare i lavori
- Dall’altro, l’ammontare delle tue imposte potrebbe non essere adeguato, a livello di quantità, alla detrazione stessa
Per questo motivo, esistono altre due modalità per riscuotere l’incentivo.
La seconda modalità è infatti lo sconto in fattura: l’azienda dalla quale acquisti la caldaia, o che effettua i lavori, beneficerà della detrazione spalmata in 10 anni, al posto tuo. In cambio, ti concederà la percentuale di incentivo come sconto sulla fattura d’acquisto che ti emetterà.
Facciamo di nuovo un esempio pratico: se opti per una caldaia da €1000 e usufruisci dell’incentivo del 65% tramite lo sconto in fattura, l’azienda dalla quale hai acquistato ti emetterà una fattura pari a €350.
La terza modalità è invece quella della cessione del credito: anziché usufruire tu della detrazione diluita in 10 anni, cedi il tuo credito a terzi (tendenzialmente può essere una banca o un fondo). Questa opzione è molto conveniente, nel caso in cui l’azienda presso la quale ti rifornisci non sia disponibile allo sconto in fattura.
Per quanto riguarda il Conto Termico (l’opzione C analizzata nella seconda parte dell’articolo), il funzionamento è diverso e non è contemplata nessuna delle tre modalità appena elencate. In questo caso infatti, la modalità di ricezione del bonus è l’accredito diretto sul conto corrente del beneficiario (ti arriverà proprio un bonifico con l’importo totale).
4- I requisiti per ottenere il bonus
Per richiedere il Bonus Caldaia e ottenere una delle detrazioni previste, è necessario possedere alcuni requisiti preliminari identificati dalla legge 296/2006.
All’interno dell’articolo 1 di questa legge, troverai quali sono gli interventi che possono rientrare all’interno degli incentivi:
- La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente superiore al 90% (è il valore minimo della classe A prevista dal regolamento UE 811/2013)
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione. E installazione contestuale di sistemi di termoregolazione evoluti di classe V o superiore (secondo la comunicazione della Commissione 2014/C 207/02)
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione.
In tutte e tre i casi, la sostituzione può essere sia parziale che totale.
In più, come introdotto all’inizio dell’articolo, l’immobile deve essere accatastato, al massimo in corso di accatastamento, e deve essere dotato di un impianto già esistente che va sostituito (l’impianto non deve essere necessariamente attivo, ma deve esserci).
In più, aspetto molto importante, tutti i tributi relativi all’immobile devono risultare saldati: se c’è qualcosa “in sospeso”, risulta impossibile procedere.
Ok, per quanto riguarda il Bonus Caldaia è tutto!
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